Scopri Acqualagna
Info e storia
La città di Acqualagna si trova sull'Appennino marchigiano nei pressi della "Gola del Furlo", vicino all' antica via Flaminia. Già esistente in epoca romana come Pitinum Mergens (a pochi chilometri dall'attuale posizione della città), nel medioevo veniva indicata come Acquebattaglia (da cui poi Acqualagna), a ricordo di una battaglia tra Bizantini e Goti avvenuta nel sec. VI. La fama di Acqualagna é legata principalmente alla raccolta e commercializzazione del "tartufo"; qui si svolgono tre fiere all'anno dedicate al prezioso tubero, non solo per quanto riguarda la produzione locale ma di tutta la penisola, tanto da essere definita la "capitale del tartufo". Le fiere sono aperte ai grandi commercianti ma anche al pubblico, che può acquistare e degustare le specialità al tartufo, oltre agli altri prodotti tipici della zona quali vini (rosso dei Colli Pesaresi), salumi e formaggi. Per chi vuole provare l'esperienza del cercatore di tartufi, vengono organizzate uscite guidate da esperti tartufai che vi accompagnano con i cani in una battuta di ricerca. Le fiere si svolgono il 14 e 15 agosto (Fiera Nazionale del Tartufo Nero Estivo), fine Ottobre - inizio Novembre (Fiera Nazionale del Tartufo Bianco) e la penultima domenica di Febbraio (Fiera Regionale del Tartufo Nero Pregiato).
Da vedere
Nel centro storico di Acqualagna possiamo visitare la Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia (sec. XVI) ed il Museo Archeologico "Antiquarium Pitinum Mergens" che ospita reperti età romana e picena provenienti da scavi effettuati nel territorio del comune. A pochi chilometri dalla città si trovano: la romanica Abbazia di San Vincenzo (sec. IX), detta di Petrapertusa, edificata da monaci benedettini su una esistente cripta del sec. VI, il Santuario della Madonna del Pelingo che ospita un affresco del XV sec. raffigurante la Madonna con il Bambino, la Chiesa romano-gotica dell'Annunziata (Fraz. Petriccio) e la Fortezza sul Candigliano. Nei pressi del Gola del Furlo, meta di interesse geologico e naturalistico, si trovano i resti monumentali della via Flaminia (sec. III d.C.) e la galleria aperta nella roccia per volere dall'imperatore Vespasiano, nell'anno 76 d.C..