Scopri Ancona
Info
Ancona, capoluogo della regione Marche, è una città dalla storia millenaria ricca di monumenti e tradizioni. Posta sul promontorio del monte Conero, Ancona si affaccia direttamente sul mare Adriatico, in cui sorge uno dei maggiori porti italiani. La città inoltre offre uno spettacolo unico in Italia: sulle sue spiagge infatti si possono ammirare sia l’alba che il tramonto! Questo avviene grazie alla forma a gomito della città sul mare. Il nome Ancona difatti deriva dal greco Ankòn, ovvero gomito. È stata candidata a capitale della cultura nel 2020 per i suoi paesaggi caratteristici e per le numerose opere artistiche e architettoniche sparse in tutto il territorio. Ancona inoltre è stata fonte di ispirazione per Lord George Byron, poeta romantico inglese, che nell’Ottocento si imbarcò dal porto di Ancona per raggiungere l’isola di Corfù.
Cosa vedere
Tra i principali monumenti da vedere ad Ancona troviamo la Cattedrale di San Ciriaco, con la facciata in marmo bianco e rosa, che domina la città dall’alto del colle Guasco, dove sorgeva l’acropoli della città e dove sono ancora visibili alcuni resti. All’interno della cattedrale si trova il Museo Diocesano, dove sono conservate diverse reliquie tra cui il corpo di San Ciriaco ed un quadro della Madonna ritenuto miracoloso. Famosa per le sue chiese, Ancona ospita anche Santa Maria della Piazza che è forse la chiesa più importante di Ancona. Nello stesso luogo c’era già una basilica paleocristiana, come dimostrano gli splendidi mosaici nel pavimento che si possono ammirare attraverso le lastre di vetro. L’attuale chiesa invece venne edificata nel 1100 circa ed ha una struttura particolare: alla pianta originaria è stato aggiunto un transetto, della stessa larghezza, sopraelevato rispetto al resto dell’edificio. A pochi passi dalla chiesa troviamo Piazza del Plebiscito, chiamata anche Piazza del Papa poiché fu dedicata a papa Clemente VII; è proprio la sua statua a fare bella mostra di sé al centro di questa piazza dalla singolare forma allungata con a un lato le scale della Chiesa di San Domenico. La Piazza del Plebiscito è considerata il cuore pulsante di Ancona anche per la presenza di diversi bar e ristoranti che offrono le specialità della tradizione anconetana. Molto celebre poi la Mole Vanvitelliana, chiamata anche Lazzaretto, che nei secoli svolse numerose funzioni: le sue mura pentagonali furono progettate da Carlo Vanvitelli su incarico di Papa Clemente XII con l’obiettivo di farne un magazzino per le merci in arrivo nel porto, una struttura a difesa della città e, soprattutto, un Lazzaretto per i malati. Venne costruita su un’isola artificiale di circa 20.000 mq a cui si accedeva solo via mare, fino alla costruzione nel 1800 di un ponte. All’interno è organizzata come una piccola città, con la piazza al centro e un tempio neo-classico dedicato a S. Rocco, protettore degli appestati; si tratta anche di un geniale sistema di cisterne sotterranee che alimentavano la cittadella. Oggi tuttavia la Mole è soprattutto luogo di eventi e manifestazioni culturali. Ancona inoltre offre un ottimo punto di osservazione dell’Adriatico: il Passetto, rione di Ancona con un parco verde in straordinaria posizione panoramica affacciata sul mare cittadino e sul Cònero. Al centro della struttura si trova anche un piccolo monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, costruito nel 1930. Da lì, attraverso un ascensore o una scalinata di pietra, si può raggiungere facilmente il mare; la zona è attrezzata con piscine, stabilimenti balneari, piste di pattinaggio e molte altre attrazioni adatte a tutte le età.
Storia
La città di Ancona conta più di 2400 anni di storia. I primi insediamenti della città sorsero nell’Età del bronzo e, successivamente, nell’Età del ferro, Ancona fu un villaggio piceno. La città nacque nel 387 a. C. da un gruppo di greci siracusani che fondò una colonia ai piedi del colle Guasco, a cui diedero il nome di Ankòn. Dal 90 a. C., con l’arrivo della Lex Sempronia Agraria, Ancona diventerà il principale collegamento marittimo di Roma con l’oriente, pur rimanendo sempre fortemente legata alle antiche tradizioni greche. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente la città fu soggetta al dominio Odoacre, Ostrogoto e infine fu annoverata tra i possessi dell’impero bizantino. Nel 774 la città passò allo Stato Pontificio. Con l'istituzione del Sacro Romano Impero la città fu posta a capo della Marca di Ancona, che dopo aver assorbito le marche di Camerino e di Fermo, comprese quasi tutta l'odierna regione Marche. Alla fine del XII secolo Ancona iniziò a reggersi come libero comune e repubblica marinara, e si scontrò per la sua indipendenza sia col Sacro Romano Impero che con Venezia. Agli inizi del XVI secolo, a causa della scoperta dell'America e della caduta di Costantinopoli nelle mani dei turchi, il centro dei commerci iniziò a spostarsi dal Mediterraneo all'Atlantico e per tutte le città marinare italiane, compresa Ancona, iniziò un periodo di recessione che raggiunse il suo apice nel XVII secolo. Nel 1797 Napoleone occupò la città e dopo poco venne proclamata la Repubblica Anconitana, che nel 1798 venne annessa alla Repubblica Romana. Dopo alterne vicende ed assedi che la videro passare in mano francese ed austriaca, fu annessa nel 1808 al Regno Italico napoleonico. Con la Restaurazione, nel 1815, tornò a far parte dello Stato Pontificio. I patrioti anconetani parteciparono ai moti del 1831 che vennero repressi con processi e condanne. Durante la Prima guerra di indipendenza, nel 1849, Ancona si dichiarò libera dal dominio papale e aderì alla Repubblica Romana. Nel 1860, dopo la sconfitta di Castelfidardo, le truppe pontificie si rifugiarono ad Ancona per tentare l'ultima difesa dei territori pontifici. Seguì un difficile assedio da parte delle truppe sarde. Il 29 settembre le truppe dei generali Enrico Cialdini e Manfredo Fanti entrarono vittoriose ad Ancona, seguite dopo pochi giorni dal re Vittorio Emanuele II. Il 4 novembre dello stesso anno un plebiscito ufficializzò l'ingresso di Ancona, Marche ed Umbria nel Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia. A cavallo della prima guerra mondiale, due momenti diversi videro la città sulla ribalta nazionale: nel 1914 per la Settimana rossa e nel 1920 per la Rivolta dei Bersaglieri, episodio culminante del Biennio rosso. Nel periodo della prima guerra mondiale si ricordano il precoce bombardamento navale di Ancona e le azioni della Regia Marina in Adriatico. Durante il ventennio fascista poi la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico, con l'apertura del viale della Vittoria e la costruzione del rione Adriatico. Negli ultimi anni della seconda guerra mondiale tuttavia Ancona, a causa della sua importanza strategica, subì numerosissimi bombardamenti da parte delle forze alleate, che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, quello del 1º novembre 1943 fu uno dei più tragici; in pochi minuti migliaia di persone persero la vita, di cui settecento all'interno di un solo rifugio di fortuna, e un intero rione della città storica (rione Porto) venne quasi cancellato. In seguito alla Battaglia di Ancona, il 18 luglio 1944 il generale Władysław Anders a capo del II Corpo polacco entrò ad Ancona, assieme alle formazioni partigiane ed ai militari italiani del C.I.L., liberandola dai tedeschi. Da segnalare negli ultimi anni vi è nel 1959 la fondazione dell'Università e nel 2013 Ancona la celebrazione dei suoi 2400 anni di storia, contati a partire dalla data presunta fondazione della colonia greca.