Scopri Cagli
Info e storia
Cagli si trova a circa 50 km dal mare, lungo l’antica via Flaminia, al confine con l'Umbria. Le origini della città sono molto antiche forse IV secolo a.C., come testimoniano la radice antica del suo nome "Cale" e vari ritrovamenti archeologici. Il suo territorio venne abitato da diverse popolazioni quali gli Umbri, gli Etruschi e i Galli Senoni; nel III secolo a.C. divenne parete dei domini dei Romani che la indicarono come "Cale Vicus" posta lungo la via consiliare Flaminia. Con la caduta dell'Impero Romano e le successive incursioni barbariche, le popolazioni si rifugiarono sullo scosceso colle che domina la Flaminia, chiamato "Bandirola", fondandovi la citta' medievale, circondata da solide mura, rendendola un punto strategico nel corridoio bizantino. Nel 756, Cagli è menzionata come città in alcuni documenti che testimoniano la sua donazione da parte del re Pipino il Breve a favore della Chiesa romana. Sul finire del XII secolo divenne comune e nel 1287, nel corso di un scontro armato tra i guelfi e i ghibellini, venne parzialmente distrutta. Due anni dopo, nel 1289, sotto l'egida di Papa Nicolo' IV, Cagli venne traslata e riedificata a pianta classica, nel piano sottostante, alle pendici del monte Petrano (1163mt) ove attualmente si trova. Nel XIV secolo, Cagli rientra tra i domini della Signoria dei Montefeltro e succesivamente, nel corso del XVI secolo, in quelli dei Della Rovere per passare poi a far parte dello Stato della Chiesa (sec. XVII) fino all'Unità d'Italia (1860).
Da vedere
Della rocca fatta erigere da Federico da Montefeltro nel sec. XV a Francesco di Giorgio Martini, oggi purtroppo non rimane quasi nulla, fatta eccezione per pochi ruderi. Essa era collegata con un passaggio sotterraneo all’imponente Torrione a pianta ellittica tuttora esistente a valle e sede del recente Centro per la Scultura Contemporanea che conserva opere di vari artisti. All’epoca montefeltresca risalgono anche i lavori di adattamento del medievale Palazzo Pubblico (sec. XIII) a residenza ducale, oggi sede del Comune e del Museo Archeologico. La città è ricca di opere d'arte (in gran parte ospitati nei numerosi edifici religiosi) di artisti come il cagliese Gaetano Lapis (noto con il nome di Carraccetto), di Giovanni Santi, padre di Raffaello (chiesa di San Domenico), di Timoteo Viti, maestro di Raffaello e altri ancora. Oltre al Palazzo Pubblico citiamo altri edifici e chiese storiche quali Ponte Mallio (epoca romana), Palazzo Tiranni (sec. XVI), Chiesa di S.Domenico (sec. XIV), Chiesa di S.Bartolomeo (del sec. XIV ma trasformata in stile barocco nel XVII e XVIII sec.), la Basilica Cattedrale (sec. XII ristrutturata nel sec. XV), Chiesa di S.Giuseppe (sec. XVI ma anticamente denominata S.Angelo Maggiore sec. XI circa), la Chiesa e il Convento di S.Nicolò (sec. XVIII), la chiesa e il Convento di S. Pietro (sec. XIV), Chiesa di S.Angelo Minore (sec. XIV), la Chiesa di S.Francesco (sec. XIII), S.Maria della Misericordia (di origine romanica ristrutturata forse nel se. XIV), S.Filippo (sec. xIv) e il Teatro Comunale, costruito negli anni 187O-1878 dall'architetto Santini. Nel territorio di Cagli in località Abbadia di Naro si trovano invece il Castello di Naro (sec. XIII), di proprietà privata, e l' Abbazia di S. Maria Nuova (sec. XII). Tra le manifestazioni ricordiamo la Processione del Cristo Morto (Venerdì Santo), nella quale 400 confratelli incappucciati si muovono scalzi in un corteo per le vie della città, e il Palio Storico del Giuoco dell'Oca (seconda domenica di agosto) disputato dai quattro quartieri storici che muoveno i loro paggi su un percorso dì 54 caselle.