Scopri Fano
Info
Fano, in provincia di Pesaro Urbino, è una meta turistica ricca di storia, arte e cultura. La città fu chiamata Fanum Fortunae da Cesare Augusto nel 49 a. C., dal nome di un Tempio costruito in onore della dea Fortuna, Fano infatti conserva ancora il soprannome di “Città della Fortuna”. Oltre ad un centro storico rinomatissimo, la città è una zona balneare premiata ogni anno con la Bandiera Verde. Il suo litorale si divide in Lido e Sassonia, entrambe spiagge a coste basse, la prima sabbiosa e la seconda ghiaiosa. Fano inoltre è famosa per la sua cultura culinaria, un esempio sono il Brodetto, una zuppa di pesce povero cucinata con conserva e aceto, e la Moretta, una bevanda alcolica a base di caffè e agrumi.
Da vedere
Durante l’impero romano, Fano è stata un punto d’arrivo dalla Via Flaminia alla costa adriatica e all’interno della città sono ancora visibili le tracce di questo glorioso passato: un esempio è l’Arco d’Augusto, la porta d’accesso alla città romana, voluta dall’imperatore nel 9 d. C., prosegue verso le mura ancora intatte. Nei sotterranei della città della Fortuna invece troviamo i resti dell’Augusteum, un palazzo in onore dell’omonimo imperatore, costruito nel I secolo a. C. . Un metodo alternativo per scoprire la Fano romana è certamente il museo della Via Flaminia, ospitato nell’ex chiesa di San Michele, dove non è conservato alcun reperto, bensì è possibile rivivere la storia attraverso vari strumenti per la realtà aumentata. A partire dalla metà del XIII secolo a Fano venne edificato il complesso architettonico di San Francesco, che comprende la chiesa e il monastero dedicati al santo; i due edifici, attualmente situati in piazza XX settembre, hanno subito diverse modifiche ed influenze architettoniche negli anni, infatti non resta più niente del convento originario. Il sottoportico della Chiesa di San Francesco inoltre è occupato dalle Tombe Malatestiane, spostate nel Seicento dall'interno della chiesa, un autentico capolavoro di scultura tardogotica, opera dello scultore veneziano Filippo di Domenico. Dalla stessa piazza è possibile accedere al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano che, dal 1898, ospita le collezioni civiche, conservate all’interno del monumentale Palazzo Malatestiano, voluto da Pandolfo III Malatesta, ed edificato nella prima metà del XV secolo. Al suo interno troviamo la Sezione Archeologica, la Sezione delle Ceramiche e quella della Numismatica, la Sala del Caminetto, la Sala Grande, i due piccoli ambienti della Sala del Lavabo e la cosiddetta Sala Morganti. Il museo dunque annovera reperti che vanno dalla preistoria all’arte contemporanea. Un simbolo di Fano è anche il suo carnevale storico, che è stato il primo d’Italia, infatti secondo gli archivi risale al 1347 e resta tutt’ora una delle tradizioni più famose della città di Fano, che, per un intero mese, si colora e si inebria di un’atmosfera spensierata caratteristica di questa festa.
Storia
A differenza delle città vicine, non si conosce l’anno di fondazione di Fano, tuttavia si ipotizza la presenza di un insediamento già in età protostorica. Il primo scritto in cui appare Fanum Fortunae è databile al 49 a. C. durante l’occupazione di Cesare. Tuttavia Fano raggiunse il culmine dell’occupazione romana quando Augusto donò le mura di cinta alla città, elevandola allo stato di colonia. Furono soprattutto le terribili distruzioni della guerra tra Goti e Bizantini a far cessare del tutto la vita a Fano, che nel medioevo rinacque grazie al suo collegamento con Roma e Ravenna, lungo quello che fu chiamato il “corridoio bizantino”. Dopo essere stata occupata per un breve periodo dai Longobardi, Fano fu compresa nel territorio dei Franchi di Carlo Magno governato dal Papato. Alla fine del Duecento il Comune era governato da un podestà, ma le lotte intestine non si placarono, sino all’affermarsi, nel Trecento, della signoria dei Malatesta, che tennero la città fino al 1463. Dopo la fine della dinastia malatestiana nel 1463, la nobiltà locale e la popolazione vollero entrare sotto il diretto controllo della Santa Sede. I Malatesta lasciarono a Fano opere notevoli, come l’imponente Rocca, terminata nel 1452, il Palazzo e la Corte, le due arche poste sotto il portico dell’ex chiesa di S. Francesco, una delle quali ospita la tomba di Pandolfo III Malatesta. Fano inoltre, grazie al suo porto, fu uno dei maggiori luoghi di scalo marittimo per tutto il ‘400. Nello stesso periodo nacque anche una delle più importanti manifestazioni della città: il Carnevale, di cui si attesta la presenza dal 1450.