Scopri Ripatransone
Info
Ripatransone, nota anche come belvedere del Piceno, sorge su un colle tra le valli del Tesino e del Menocchia; dal paese è possibile ammirare un vasto panorama che va dal mare al Gran Sasso, dai monti Sibillini al Conero. Tipici di queste zone sono i fenomeni erosivi sulle colline argillose detti calanchi. Il territorio che circonda Ripatransone è testimone di una antica tradizione agricola, che produce olio, vino (Rosso Piceno Superiore) e cereali. All'attività agricola si affianca quella della piccola industria e dell'artigianato. Non meno importante, ed in continua crescita, è l'attività turistica, aiutata oltre che dal paesaggio naturale e dai prodotti tipici anche dalle bellezze storico-artistiche della città. Ripatransone ha infatti ottenuto dal TCI il riconoscimento della bandiera arancione.
Da vedere
Innumerevoli, a causa del suo status di sede vescovile, sono gli edifici religiosi della città di Ripatransone, cominciando dalla Cattedrale, intitolata ai Santi Gregorio e Margherita, ed edificata tra il XVI e XVII secolo, che è stata oggetto di continui rimaneggiamenti nei secoli successivi. La chiesa è a tre navate ed a croce latina; al suo interno sono ospitati un coro ligneo (sec. XVII), alcuni dipinti rappresentanti S. Gregorio Magno (sec. XVII) e la Natività (sec. XVIII), un organo liturgico opera di Gaetano Callido, un crocefisso ligneo policromo, l'altare in legno (sec. XVII) e altre opere, datate tra XVII e XVIII secolo.
Il Santuario diocesano della Madonna detta di S. Giovanni (patrona della città dal 1893), risale al XIV secolo e conserva all'interno diverse statue di Luigi Fontana ed un coro ligneo a due ordini.
La Chiesa di S. Filippo (sec. XVII-XVIII) internamente è ricca di altari dorati, stucchi e molti quadri e nella sua cripta ospita il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana del medio Piceno.
La Chiesa di S. Rocco (sec. XVI) con portale in arenaria opera conserva all'interno una statua in legno di S. Rocco (sec. XVIII), e una statua all'altare del Sacro Cuore di Gesù.
La ex Chiesa di S. Chiara, fatta edificare dalle Clarisse nel 1749, è ad una sola navata e il suo interno è decorato con capitelli corinzi; ospita il Museo di Arte Sacra e Liturgica. Tra gli altri edifici religiosi citiamo anche la Chiesa di S. Michele Arcangelo (sec. XIII-XIV), la Chiesa di S. Pastore (sec. XIII) ristrutturata completamente nel sec. XVIII, la Chiesa di S. Maria Annunziata d'Agello (sec. XV), la Chiesa rurale di Santa Maria della Petrella, sita fuori del centro abitato, e la ex Chiesa di S. Agostino (sec. XV-XVIII), oggi sconsacrata trasformata in Sala Cinematografica, con il convento annesso, sede oggi dell'Archivio Storico.
Tra gli innumerevoli palazzi storici citiamo il Palazzo Municipale (sec. XIII) che ospita il Museo Archeologico e la Biblioteca Comunale, il Palazzo del Podestà, edificio medievale realizzato in stile romanico-gotico (sec. XIV) e restaurato più volte in varie epoche, con annessa torre civica. Il primo piano della costruzione venne trasformato in Teatro Comunale su progetto del Maggi nel 1790 e completato nel 1843. L'interno fu dipinto da Luigi Ruffini da Falerone e dal 1894 è intitolato al letterato Luigi Mercantini. Nei pressi del Palazzo Benvignati (sec. XVII-XVIII), da non dimenticare una visita al "Vicolo più stretto d'Italia" che misura solo 43 centimetri. Da visitare anche il Complesso delle Fonti (sec. XV-XVI), del quale sono visibili la corte e le due porte (Porta S. Domenico e Porta Cuprense). In questo spazio è stato creato un teatro all'aperto dove si tengono spettacoli e concerti.
Manifestazioni
Tra le manifestazioni ricordiamo
la Processione del Cristo Morto (Venerdì Santo),
"Il cavallo di fuoco" (prima domenica dopo Pasqua) manifestazione pirotecnica del '700, festa della Patrona Santa Maria Maddalena (22 luglio)
Festa del Grano e della Trebbiatura (seconda domenica di Agosto),
Rassegna Corale Internazionale (seconda domenica di Ottobre),
Presepe artistico in Piazza (dal 20 dicembre al 17 gennaio).
Storia
La località presso cui sorge il comune di Ripatransone, già abitata nella preistoria, era una delle sedi più fiorenti della civiltà picena (IX-III secolo a.C), alla quale, successivamente, subentrò quella romana. La città nacque alla fine del XII sec. dall'unificazione di quattro castelli. Nell'anno 1205, venne giuridicamente sancito il suo status di comune, a cui seguì la fase dell'incastellamento. Il nome Ripa Transonum è indicato nelle Costituzioni Egidiane del cardinale Albornoz. Agli inizi del XVI secolo venne fondato l'ospedale S. Giovanni e nel 1552 venne redatto il suo primo catasto. Nel 1571, per l'importanza raggiunta, Ripatransone fu elevata da papa Pio V (1566-1572) al grado di città e sede vescovile. Nel 1860, fu uno tra i primi comuni ad aderire al nuovo Stato italiano. L'impianto della città di Ripatransone è tipico dell'eta medievale, ed è ricco di opere, monumenti ed edifici costruiti a cavallo tra il seicento e il tardo ottocento. Il centro storico si trova all'interno dell'antica cinta muraria (XV-XVI) di cui restano il Torrione con la Porta di Monte Antico (sec. XV-XVI), la Porta San Domenico, la Porta Cuprense, un Torrione con merli ghibellini ed un altro Torrione con porta. Sul punto più alto sorge la Chiesa di S. Nicolò, con abside del sec. IX e portale del sec. XV, completamente ristrutturata nel sec. XVI.